Resumo:Além da dúvida razoável como padrão probatório: as infundadas divagações do epistemólogo Larry Laudan.
Sumário:La confutabilità dell'impianto argomentativo di Laudan -- Il giusto processo e i diritti dell'imputato nella giurisprudenza statunitense: la distribuzione del rischio di errore -- Il giusto processo, i diritti dell'imputato e la prova degli elementi costitutivi del reato, dell'assenza di cause di giustificazione e delle circostanze che aumentano i minimi e i massimi della pena nella giurisprudenza delle Corte americane -- Il giusto processo e i diritti degli imputati (valori di imensa portata) come linee guida per le prese di posizionesul ragionevole dubbio di organismi sovranazionali quali l'ONU, di Costituzioni e legislazioni postbelliche del Continente europeo, della Corte Suprema e dei giudici di merito italiani, della dottrina giuridica del Continente europeo -- Il giusto processo e i diritti dell'imputato: il peso che non hanno avuto nelle infondate tesi di Laudan.
Sumário:Il giudizio preliminare sull'ammissibilità delle prove, le istruzioni alla giuria e l'intervento delle Corti di apello (e delle Corti supreme): la falsità della tesi di Laudan secondo la quale il sistema penale americano farebbe coincidere la prova con l'intima convinzione -- La situazione italiana: l'obligo di motivazione anche per la sentenze delle giurie popolaried il controllo operato dalle Corti di Assise di Apello e dalla Corte Suprema -- Le nefaste conseguenze dell'interpretazione data da Laudan al ragionevole dubbio come intima convinzione: la scomparsa della distinzione tra i principi degli Stati totalitari (gli Stati senza morale) e i valori di cui sono intessute le democrazie -- L'inutilizzabilità degli standard probatori da Laudan in sostituzione del ragionevole dubbio.