Sumário:La "svolta giurisprudenziale" della Corte europea dei diritti dell'uomo in ordine al principio del "ne bis in idem" come motivo di restituzione degli atti al giudice "a quo" -- I rari casi di restituzione degli atti per il sopravvenire di una pronuncia giurisdizionale ed in particolare il precedente del mutamento della giurisprudenza della Corte Edu in tema di inseminazione eterologa quale "novum superveniens". Le differenze con il caso in esame -- La natura vincolante della interpretazione della Cedu fornita dalla Corte di Strasburgo e l'effetto di determinare un "mutamento di significato della normativa", quale fondamento della restituzione degli atti -- La sopravvenuta pronuncia della Corte di giustizia dell'Unione europea sul principio del "ne bis in idem" e sulla sua conformità all'art. 50 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione. Il giudice "a quo" tra potere-dovere di risollevare la questione di costituzionalità e obbligo di disapplicare. La difficile tenuta della priorità costituzionale introdotta dalla Corte costituzionale con la sent. n. 269/2017.