Sumário:Il gracile concetto della exceptio compromissi quale "eccezione di merito" (fosse interno od estero l'arbitrato), specie poi al cospetto dell'art. 2, comma 3°, convenzione di New York -- L'univocità semantica di questa fondamentale norma convenzionale -- L'esigenza di compiere una prognosi sulla riconoscibilità del lodo estero per giungere, previa eventuale sospensione del processo italiano (in analogia con l'art. 7 l. n. 218), alla declinatoria della giurisdizione -- La preferibile prospota ricostruttiva.